RUSH |
BIOGRAFIA |
I Rush sono un gruppo rock canadese composto da Geddy Lee (basso/tastiere/voce), Alex Lifeson (chitarra), e Neil Peart (batteria). Il gruppo è attivo sia con tournée che con registrazioni in studio fin dal 1973. John Rutsey suonò la batteria per i Rush sul loro primo album, Rush (1974) ma dovette abbandonare poco dopo per problemi di salute. Dopo l'arrivo del suo sostituto, Neil Peart, nel 1974, la formazione non ha più subito cambiamenti. È interessante notare che, mentre Lee canta tutte le canzoni, quasi tutti i testi sono stati scritti da Peart. Neil diventa la spina dorsale del gruppo, e con lui esce il suggestivo Caress of Steel, del 1974. La canzone d'apertura, Bastille Day, continua il discorso iniziato con il primo disco, ma "the Professor" (così viene chiamato Peart dai suoi fans) comincia a portare le sue modifiche: i testi di quel periodo cominciarono ad essere pesantemente influenzati dalla fantascienza, delle opere di Tolkien, e, in alcuni casi, dagli scritti e dalla filosofia di Ayn Rand, come viene evidentemente mostrato in 2112 (1976) e Hemispheres (1978). Per questo non riusciranno mai del tutto a togliersi di dosso l'accusa di strizzare l'occhio al fascismo, che fu loro rivolta. Notevole e onirica la suite The fountain of Lamneth, presente sulla seconda facciata di Caress of Steel. Questi lavori iniziali, come il successivo 2112 sono una miscela di heavy metal e rock progressivo, simili a Yes o Genesis, e dal punto di vista visivo dimostrano la nascita del gruppo nel breve periodo del glitter rock, quello di artisti come Iggy Pop o David Bowie, fatto di costumi e spettacoli scintillanti.
Dopo la parentesi Signals (1982), in cui in alcune parti i Rush strizzano l'occhio ai Police, il trio più in voga in quel momento, è la volta dell'esordio nel pop commerciale ed elettronico. I loro coetanei Yes uscivano con il 90125 di Owner of a Lonely Heart, e il trio canadese non poteva stare a guardare: ecco che allora esce l'esplosivo "Grace Under Pressure" (1984), in cui spiccano, fra gli altri, brani come "Distant Early Warning" o "The Body Electric". Sia il design della copertina, sia l'ingresso dei pad elettronici e delle tastiere, segnano un definitivo arrivederci alle sonorità Hard-Rock. Peart sarà spesso latitante, d'altronde negli anni '80, tutto ciò che era acustico, comprese le pelli di una batteria, veniva messo al bando. Seguono nell'ordine: Power windows (1985), e Hold Your Fire (1987), dalla sgargiante copertina rossa. Il 1989 invece è l'anno di Presto: nel pezzo Superconductor già si intravede quello che saranno i Rush negli anni 90.Continua a leggere qui http://it.wikipedia.org/wiki/Rush |
DISCOGRAFIA E RECENSIONI
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